Chimica - nomenclatura dei composti
Combinandosi tra loro, gli elementi chimici costituiscono un numero praticamente infinito di composti. Suddividerli in sette classi non è sicuramente risolutivo ma ci permette di avere un quadro sufficientemente chiaro e la possibilità di attribuire precise regole per attribuire un nome univoco ai composti. I nomi degli elementi che costituiscono una molecola sono la base per costruire il
nome della molecola. Esistono regole e consuetudini che riguardano la desinenza con la quale
si modifica il nome di un elemento quando esso entra a far parte di una molecola.
Prima di iniziare è bene ricordare cosa sia il numero di ossidazione: Il numero di ossidazione è "la carica che assumerebbe un elemento in un composto, se si assegnassero gli elettroni di legame all'elemento più elettronegativo". Esso viene attribuito sulla base di quattro regole:
- L'Idrogeno ha sempre no. di ox +1, tranne che negli idruri (-1)
- L'Ossigeno ha sempre no. di ox -2, tranne che nei perossidi (-1) e nei superossidi (-1/2)
- La somma algebrica dei n. di ossidazione in un composto è zero se il composto è neutro.
- La somma algebrica dei n. di ossidazione in uno ione è pari alla carica del composto.
Inoltre ricordo che nei composti l'Azoto assume il nome Nitro e lo Zolfo il nome Solfo
Esistono principalmente due metodi di classificazione:
- Nomenclatura tradizionale, che utilizza suffissi e prefissi per descrivere le caratteristiche chimiche delle diverse molecole.
- Nomenclatura IUPAC, International Union of Pure and Applied Chemistry (in italiano Unione Internazionale di Chimica Pura e Applicata) organizzazione non governativa internazionale, che descrive la molecola sulla base della sua composizione in atomi, ovvero rispecchia la formula bruta, evidenziando gli elementi contenuti nella sostanza.
Nomenclatura tradizionale
Le sostanze le cui molecole sono costituite da due elementi sono dette composti binari, quelle costituite da tre, composti ternari.
Composti binari sono Idruri, Ossidi e Anidridi, Idracidi, Sali non ossigenati
- Idruri
Sono composti in cui l’idrogeno è legato a un elemento meno elettronegativo, come i metalli e alcuni semimetalli e non metalli, per esempio l’azoto. Esempio KH.
La nomenclatura tradizionale prevede l'uso del termine Idruro seguito dal nome del metallo,
KH = Idruro di potassio
Nel caso il metallo abbia più di un numero di ossidazione allora viene attribuito il suffisso _oso nel caso in cui il metallo abbia numero di ossidazione minore e _ico nel caso in cui il metallo abbia numero di ossidazione maggiore.
FeH2 = Idruro ferroso (n.o. del ferro = +2)
FeH3 = Idruro ferrico (n.o. del ferro = +3)
Nel caso di un non metallo seguito dall'idrogeno, spesso si usano nomi commerciali del composto:
es. NH3= Ammoniaca; PH3= Fosfina. E' comunque possibile applicare le regole sopra descritte.
- Ossidi basici
Sono composti in cui un metallo si lega all'ossigeno. La parola ossido viene seguita dalla preposizione di e dal nome del metallo: es: MgO = Ossido di magnesio; Nel caso il metallo abbia più di un numero di ossidazione allora viene attribuito il suffisso _oso nel caso in cui il metallo abbia numero di ossidazione minore e _ico nel caso in cui il metallo abbia numero di ossidazione maggiore, Cu2O= Ossido rameoso e CuO = Ossido rameico.
- Anidridi o ossidi acidi (semimetallo/non metallo + ossigeno)
Sono composti in cui un semimetallo o non metallo si lega all'ossigeno.Fanno eccezione le anidridi del cromo e del manganese, i quali, nonostante siano metalli, possono formare ossidi acidi con l’ossigeno (Mn con stato di ossidazione massimo si comporta da non metallo)
Alla parola anidride faccio seguire il nome del non metallo seguito dal suffisso _oso o _ico.
Se sono presenti più di due numeri di ossidazione per il non metallo seguo queste regole: non uso mai in presenza di ossigeno i numeri di ossidazione negativi; per gli elementi del V gruppo, come l'azoto, applico la regola usando i numeri di ossidazione +3 e +5; per gli alogeni come il cloro aggiungo al nome del non metallo i prefissi ipo_ e per_
SO2 = Anidride solforosa N2O5 = Anidride nitrica
CrO3 = Anidride cromica MnO3 = Anidride manganica Mn2O7 = Anidride permanganica
- Idracidi
Sono composti formati dall’idrogeno e da un non metallo più elettronegativo. Prendono il nome di acido seguito dal nome dell’altro elemento con il suffisso -idricoHF = Acido fluoridrico HCl = Acido cloridrico H2S = Acido solfidrico
- Sali binari
Le molecole sono composte da un metallo e da un non metallo, al quale si attribuisce il suffisso -uro.NaCl = Cloruro di sodio CuI = Ioduro rameoso
Composti ternari sono Idrossidi, Acidi ossigenati, sali ternari
Le molecole contengono tre diversi elementi e si suddividono in idrossidi, ossiacidi e sali ternari.
- Idrossidi
Sono costituiti da un metallo legato ad un gruppo -OH, il quale conferisce caratteristiche basiche. Il loro nome tradizionale si ottiene mettendo il nome del metallo dopo il termine idrossido, esempio NaOH
- Acidi ossigenati o ossiacidi
Sono composti vengono formati dall’aggiunta di acqua ad anidridi, e il loro nome, nella classificazione tradizionale, deriva proprio da quello dell’anidride, esempio H2SO3 - Sali ternari
Sostituendo gli atomi di idrogeno degli ossiacidi con metalli, si formano i sali ternari. Sono utilizzati nuovi suffissi in sostituzione ed in corrispondenza con quelli precedenti