Replica plating è un test che individua la frequenza di eventuali mutazioni nei geni che codificano resistenza agli antibiotici oppure enzimi coinvolti nelle vie metaboliche: una mutazione in questi geni porta quasi sempre a enzimi non funzionanti, e quindi blocca quella via metabolica. Tra questo tipo di mutazioni, quelle più importanti per il test sono le mutazioni auxotrofe, cioè quelle che tolgono a un organismo la capacità di produrre una sostanza necessaria alla vita partendo da componenti inorganici di base.
Un batterio non mutato, capace di crescere su un terreno minimo (cioè che contiene solo i componenti base) può subire mutazione e essere quindi incapace di produrre una determinata sostanza e quindi ha bisogno che tale sostanza gli venga fornita attraverso il terreno.
Per ogni individuo del campione che stiamo analizzando, possiamo quindi osservarne la crescita (o la non crescita) su un terreno minimo: gli individui che non crescono sul terreno minimo, sono mutanti.
Per individuare i batteri mutanti viene eseguita la replica della piastra iniziale in piastre che contengano terreni modificati. La replica viene eseguita tramite un tampone sterile che mantenga la posizione delle colonie identica alla piastra iniziale. In questo modo è possibile identificare il numero di mutanti e quali siano le colonie.